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“Se le api scomparissero dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che 4 anni di vita”.

 

Questa celebre frase spiega bene come da questi insetti dipenda il futuro del pianeta.

 

Ma cosa succederebbe in un mondo senza api? Perchè sono così importanti e come possiamo fare per preservarle?

Le api domestiche e selvatiche sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo (fonte Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale).

Mele, agrumi, mandorle, zucchine, carote, cipolle, pere… sono solo alcuni degli alimenti che non esisterebbero senza le api.

Senza di loro inoltre, non potremmo neanche bere caffè o mangiare cioccolata.

È vero: ci sono colture che non dipendono esclusivamente dalle api ma quando ci sono, il raccolto è decisamente più abbondante.

Uno dei ruoli centrali che questi insetti ricoprono è la produzione di nuovi semi di piante orticole e nell’impollinazione di erba foraggera, indispensabile per la nutrizione del bestiame.

Se le api si estinguessero potremmo perdere tutte le piante che impollinano, tutti gli animali che mangiano quelle piante e l’essere umano avrebbe a disposizione meno carne, frutta e verdura.

I prezzi salirebbero alle stelle e non sarebbe più pensabile poter soddisfare il fabbisogno di cibo per l’intero pianeta. 

I principali problemi che le api si trovano ad affrontare sono i cambiamenti climatici e gli sbalzi di temperatura, l’impoverimento degli habitat naturali, malattie, parassiti e abuso di agro farmaci: minacce in costante crescita, che mettono in crisi il benessere e la sopravvivenza di questi preziosi insetti.

Cosa è possibile ed importante fare nel nostro piccolo per aiutare le api?

 

Sicuramente piantare nel nostro giardino, o in vaso, dei fiori e delle piante che siano di loro gradimento (come achillea, lavanda, menta).

Allo stesso modo, lasciare che i fiori dei prati crescano e non tagliare l’erba, in questo modo si darà loro del cibo a disposizione.

Utilissimo anche preferire alimenti locali e non provenienti da agricolture intensive.

Infine se possibile, mettere un rifugio per loro nel tuo giardino, in modo che possano trovare riparo, soprattutto se abiti in città.

 

 

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Come mai in autunno tendiamo a perdere più capelli del solito?

E anche gli alberi perdono le foglie?

Questi eventi sono in qualche modo collegati tra loro?

 

Potremmo dire di si. All’inizio dei mesi autunnali siamo soggetti alla maggiore perdita di capelli: si tratta di un adattamento stagionale ancestrale proprio dei mammiferi, ovvero la muta.

Nei mesi tra settembre e novembre gli ormoni sensibili alle ore di luce, che diminuiscono gradualmente rispetto all’estate, attivano un processo che sincronizza il ciclo vitale dei follicoli con un conseguente aumento della perdita di capelli. Si tratta di un meccanismo complesso mediato soprattutto dalla melatonina, cioè un ormone regolatore del ciclo luce-buio.

In questo periodo il corpo rallenta adattandosi agli stimoli esterni. Elimina quello che non è necessario, come fanno gli alberi con le foglie. In questo modo risparmia energia e risorse, fondamentali per i mesi freddi che verranno.

Autunno e caduta dei capelli

Esiste un rimedio contro l’eccessiva caduta dei capelli in autunno?

 

L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale per la salute di tutto l’organismo, non esistono cibi anti-caduta ma prestare attenzione a ciò che si mangia aiuta a rinforzare tutto il corpo, cuoio capelluto compreso. Via libera quindi a vitamine, proteine e fibre.

La quantità dei capelli che cadono dipende anche dai danni che abbiamo causato durante l’estate: non proteggere la testa dall’eccessiva esposizione solare, salsedine e lavaggi troppo frequenti, tutte azioni che hanno indebolito il nostro capello, dalla radice alla punta.

Un integratore naturale che ci può aiutare a rafforzare i capelli ed evitarne l’eccessiva perdita è Miglio Composto. Si tratta di un prodotto pensato per il benessere di unghie e capelli, con azione di sostegno e ricostituente, molto utile nei cambi di stagione.

Al suo interno, oltre al miglio, è presente equiseto, fieno greco, germe di grano, betacarotene e pappa reale per garantire un’azione rimineralizzante e di sostegno completa.

 

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Settembre è un mese che porta grandi adattamenti: il rientro dopo il relax estivo e la ripresa dei ritmi lavorativi o scolastici.

Le condizioni metereologiche instabili e gli sbalzi di temperatura iniziano a mettere alla prova la nostra resistenza fisica.

Inoltre, le novità che settembre porta con sé potrebbero condizionare il nostro umore.

Per limitare un impatto negativo sul nostro organismo, in questo periodo dell’anno può essere utile rafforzare le nostre difese immunitarie.

Vediamo come possiamo fare.

Sembra scontato ma un’alimentazione sana è più che fondamentale.

Il corretto apporto di vitamine, minerali e antiossidanti aiuta a far funzionare correttamente il nostro corpo.

Inoltre il benessere intestinale è un elemento chiave per aiutare il sistema immunitario.

Un intestino infiammato darà problematiche sistemiche e abbasserà le nostre naturali difese che saranno impegnate nel risolvere il malessere addominale, possiamo quindi aiutarlo assumendo fermenti lattici.

L’integrazione naturale è di grande aiuto.

Scudo + è il nostro integratore pensato per sostenere le funzioni del sistema immunitario e prevenire influenza e raffreddori. Utile anche come tonico adattogeno perché sostiene il benessere psicofisico.

Un’alternativa alle capsule e quindi di più facile assunzione anche per i più piccoli è il nostro Composto Immuno. Si tratta di una soluzione idroglicerica (senza alcol) a base di echinacea, ribes, abete, rosa canina e olivello. Favorisce le naturali difese dell’organismo e le funzionalità delle prime vie respiratorie. Perfetto anche nel trattamento di raffreddore e congestione.

Ribes nigrum

Ricorda di adottare uno stile di vita sano ed equilibrato. Evita l’alcol e il fumo, ricava del tempo per praticare un’attività fisica che ti piace, fai attenzione alla qualità del sonno e cura la tua alimentazione.

 

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Letture utili: Il sistema immunitario: la bilancia della vita. 

Durante il periodo estivo ti capita di sentire le gambe gonfie, pesanti o semplicemente dei fastidi agli arti inferiori?

 

Le cause possono essere molteplici

 

Spesso si tratta di una predisposizione genetica alla fragilità delle pareti venose. I capillari tenderanno a rompersi più facilmente ed essere visibili ad occhio nudo sulla pelle.

Le temperature estive causano il riscaldamento di tutti i liquidi corporei, portando le pareti venose alla vasodilatazione. I liquidi quindi ristagnano tra le cellule dando la tipica sensazione delle gambe pesanti.

Se a questo sommiamo una cattiva alimentazione e la sedentarietà, i sintomi possono peggiorare!

Il sovrappeso porta ad un rapido affaticamento delle gambe e delle vene.

Un rallentato transito intestinale dato da un’alimentazione ricca di grassi e povera di fibre può contribuire alla sensazione di pesantezza nella parte bassa del corpo.

Fare movimento aiuta in modo naturale la circolazione di ritorno alle gambe grazie ai muscoli che, contraendosi, spingono il sangue verso l’alto.

 

I rimedi di Officina Botanica

 

Esistono molti rimedi semplici e naturali che puoi seguire per arginare questo fastidio.

Oltre a fare attenzione a cosa mangi e fare movimento puoi applicare delle creme con effetto freddo che ti daranno sollievo immediato.

La nostra crema gambe e piedi è a base di oli essenziali di pino mugo, eucalipto, arancio, gaultheria e tea tree: perfetta per le giornate estive!

Un integratore che si rivela molto efficace nel trattare questo disturbo è Rusco C plus, a base di rusco e mirtillo per sostenere la funzionalità del microcircolo, achillea per la funzionalità della circolazione venosa.

Quercetina plus aiuta in caso di fragilità capillare e capillari visibili: rinforza le delicate pareti venose di questi piccoli vasi.

L’associazione del Drenante garcinia ti aiuterà nel drenare efficacemente i liquidi corporei grazie alla presenza di ortica.

Puoi trovare il drenante più adatto a te parlando con noi: ti consiglieremo le giuste piante in base alle tue caratteristiche e abitudini.

Un rimedio che puoi fare a casa o acquistare in negozio sono le bende saline: si tratta di garze imbevute di una soluzione salina che andranno avvolte attorno le gambe: il sale delle bende richiamerà i liquidi extracellulari in eccesso e permetterà di sgonfiarle visibilmente. Guarda il tutorial qui!

Bendaggi salini per gambe pesanti

 

 

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Esiste un’antica tradizione legata alla notte tra il 23 e il 24 giugno, da sempre considerata una notte magica.

Questo fascino è legato al solstizio d’estate, che segna l’inizio della nuova bella stagione e cade nel giorno più lungo dell’anno.

L’acqua magica di San Giovanni: cos’è?

Durante questa notte, si prepara “l’acqua di San Giovanni”, che secondo la tradizione pagana, possiede forti proprietà curative e benefiche.

Dal tramonto del 23 giugno si raccolgono fiori ed erbe aromatiche: fiori di iperico, lavanda, malva, menta, rosmarino e salvia. Si possono raccogliere fiori e piante in base alla fioritura del nostro territorio.

Queste piante verranno messe in un contenitore pieno di acqua e lasciate all’esterno tutta la notte: in questo modo i fiori e l’acqua possono assorbire la rugiada del mattino; considerata la “rugiada degli Dei”, è capace di donare forza, fortuna e amore.

Il mattino seguente ci si laverà viso e mani in una sorta di rituale propiziatorio e di purificazione.

Officina Botanica e la raccolta dell’iperico

In questa notte considerata magica, Officina Botanica raccoglie le sue piante spontanee di iperico.

Questa pianta, viene comunemente chiamata erba di San Giovanni, sia per il periodo di raccolta sia per il legame con i rituali solstiziali. Considerata un’erba scacciadiavoli, veniva raccolta durante la notte del 23 giugno per tenere lontano il maligno in ogni sua rappresentazione.

Il nostro oleolito di iperico e le sue proprietà

Nella notte tra il 23 e 24 giugno raccogliamo le piante di Hypericum perforatum che crescono spontanee nei nostri terreni. Con l’intera pianta, comprensiva di fiori, foglie e fusto prepariamo l’oleolito di iperico, un utilissimo rimedio per molte problematiche cutanee, estive e non.

Si riempie un contenitore di vetro con le piante e si ricopre a filo con olio: si lascia quindi macerare al sole per 40 giorni. L’oleolito è ora pronto e verrà filtrato. Certo, abbiamo molte accortezze che non sveleremo! Segreti del mestiere.

Come può essere utilizzato?

Per uso esterno si massaggia sulla pelle e possiede una forte azione cicatrizzante, antiinfiammatoria, lenitiva e antisettica. È quindi perfetto per le scottature solari, ustioni, ferite, infiammazioni e irritazioni della cute come ad esempio eritemi.

Utilissimo anche per sciogliere le contratture muscolari e i dolori articolari. È un ottimo doposole: stimola la ricostruzione cellulare ed è un buon antirughe. Puoi utilizzarne qualche goccia su viso o miscelarlo ad una crema che ti piace.

L’iperico è una pianta dalle mille risorse: come integratore lo troviamo tra gli antidepressivi e tonici dell’umore grazie alla sua capacità di supportare l’organismo senza stravolgere le sue funzioni fisiologiche (Iperico composto).

 

 

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L’esposizione solare per molti è un modo per rilassarsi, per altri non tanto, ma per tutti dovrebbe essere una necessità! Impariamo a farlo nel modo corretto.

 

Come preparare la pelle all’esposizione solare?

La pelle è l’organo più esteso del nostro corpo e per questo motivo merita attenzione nell’esposizione solare. È possibile allenare la pelle a proteggersi dalle radiazioni solari tramite un’adeguata alimentazione e integrazione alimentare.

Ci sono degli alimenti che hanno una potente azione benefica sulla pelle, come ad esempio, frutta e verdura di colore giallo, arancione e rosso sono ricche di carotenoidi, dei potenti antiossidanti e precursori della vitamina A.

Essendo i carotenoidi delle molecole liposolubili, per assorbirli al meglio è consigliabile l’utilizzo di un veicolo lipidico durante o dopo la cottura. Ad esempio, il betacarotene (carotenoide) contenuto nelle carote viene assimilato solo se queste vengono condite con olio EVO (extravergine di oliva) o se mangiate in pinzimonio.

Altre sostanze adatte alla preparazione della pelle sono la vitamina C ed E.

La vitamina C è un importante antiossidante per il nostro organismo e contribuisce alla normale formazione del collagene, cioè l’impalcatura della nostra pelle e ossa. La ritroviamo soprattutto nei vegetali come ribes, mirtillo, agrumi e frutti aciduli, prezzemolo.

Infine la vitamina E aiuta a proteggere la pelle dai radicali liberi e svolge un’azione antiinfiammatoria, utilissima in caso di eritemi, scottature e arrossamenti. La possiamo trovare negli oli vegetali e nella frutta secca (mandorle, noci, nocciole).

N.B.: L’assunzione di eventuali integratori deve sempre essere accompagnata dal consiglio di un esperto. Ad esempio, le vitamine liposolubili (soprattutto la vitamina A) non vanno assunte in gravidanza in quanto il loro accumulo è dannoso e addirittura teratogeno per il feto.

 

Filtri solari e non solo

La nostra pelle viene costantemente colpita dalle radiazioni ultraviolette, cioè dai raggi solari che comprendono gli UVA e gli UVB.

Gli UVA sono dei raggi molto pericolosi perché raggiungono il derma cutaneo. Gli UVB invece sono meno aggressivi, colpiscono lo strato superficiale della pelle causando arrossamenti e nei casi più gravi scottature.

Da questi inconvenienti ci si può facilmente proteggere utilizzando dei filtri solari: sono delle molecole anti UV che riflettono (filtri fisici) o assorbono (filtri chimici) le radiazioni solari pericolose.

I filtri fisici più conosciuti e utilizzati sono l’ossido di zinco e il biossido di titanio con un’azione schermante: riflettono come uno specchio i raggi solari.

I filtri chimici sono soprattutto sostanze di sintesi che assorbono le radiazioni, le scompongono e le rilasciano sotto forma di calore. Sono tutt’ora oggetto di studio in quanto il loro meccanismo d’azione è più complesso e non è escluso un potenziale bioaccumulo queste sostanze.

 

 

Quale protezione solare utilizzare?

 In commercio vediamo tanti prodotti solari con vari SPF, cioè dei numeri che indicano quanto un prodotto è capace di proteggere dai raggi ultravioletti.

Una pelle chiara dovrà scegliere un SPF alto (50 e 50+) e dovrà applicarla circa 30 minuti prima dell’esposizione. Da ripetere l’applicazione ogni due ore e dopo un bagno in acqua.

Importante anche utilizzare abbondanti quantità di solare in modo da proteggere adeguatamente tutta la cute esposta.

Una pelle già abituata al sole potrà optare per una protezione 30 o 20 e dovrà comunque rispettare le indicazioni per una sicura e corretta esposizione, ad esempio non esporsi mai al sole nelle ore centrali della giornata.

 

Rimedi Fitoterapici per le scottature solari e prodotti erboristici per mantenere l’abbronzatura 

Ci sono poi numerose piante che aiutano la pelle a ripararsi dopo l’esposizione solare come calendula e iperico ad azione infiammatoria, malva, altea e aloe lenitive.

Un prodotto che non può mancare durante il periodo estivo è il nostro Lenigel, un gel interamente a base di aloe vera in grado di calmare, lenire e idratare la pelle dopo una giornata di sole.

Se la nostra pelle è molto delicata e anche utilizzando una protezione alta tende a darci eritemi e scottarsi, un rimedio utile è assumere Ribes nigrum e Ficus carica MG qualche settimana prima di metterci al sole e durante tutta l’esposizione, per aiutare l’organismo a ridurre le infiammazioni della cute.

Per dare nutrimento alla pelle disidratata consigliamo l’olio estratto dal mallo di noce. Applicato dopo l’esposizione solare dona alla pelle un colore ambrato, extra idratazione e consente di prolungare l’abbronzatura.

 

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Stai già pensando alla tua prossima vacanza estiva? Che sia un viaggio di relax o avventura Officina Botanica ti propone i prodotti essenziali che non possono mancare nella tua valigia!

 

Il kit vacanza di Officina Botanica è stato pensato per risolvere e arginare piccoli inconvenienti che ci possono essere quando si viaggia. Ad esempio un mal di testa improvviso, disturbi intestinali indesiderati, una scottatura o un pasto molto abbondante che appesantisce.

 

Il kit vacanza è composto da quattro prodotti ad azione mirata adattabili a tutti, dai più piccoli ai più grandi. Inoltre, questi integratori non presentano controindicazioni e sono quindi molto sicuri.

 

Lenigel

Si tratta di un gel per la pelle a base di aloe vera. Idratante e lenitivo, è perfetto in caso di arrossamenti, scottature e disidratazione cutanea. La sua texture leggerissima non lascia residui, non appiccica e in caso di ustioni necessita solamente di 12 ore d’azione per dimostrare il suo beneficio. Non può assolutamente mancare se state programmando una giornata al sole!

 

Ribes nigrum

Il nostro macerato glicerico a base di ribes è un potente alleato in caso di infiammazioni di varia natura. Si dimostra efficace nel trattare febbre, mal di testa e mal di gola, ma anche nella cura e prevenzione di allergie come quella verso i pollini e acari. Applicato sulla pelle aiuta a trattare punture di insetto, eritemi e irritazioni.

 

Composto mauve

Il composto mauve è un integratore a base di estratti di melissa e camomilla, in grado di favorire la funzionalità digestiva e regolare la motilità gastrointestinale. Se il cambio di alimentazione ha alterato la vostra digestione, gli spasmi intestinali non vi danno tranquillità e la sensazione di acidità di stomaco vi attanaglia, le erbe officinali contenute nel composto mauve vi aiuteranno a risolvere questo disagio.

 

Flora plus

Flora plus è un integratore a base di fermenti lattici vivi che favoriscono l’equilibrio della flora intestinale. È un prodotto indispensabile per la corretta funzionalità del nostro intestino soprattutto quando cambiamo ambiente e le nostre abitudini alimentari vengono modificate.

 

 

Questi quattro prodotti contenuti all’interno del kit vacanza proposto da Officina Botanica si dimostrano quindi indispensabili per affrontare in modo naturale e tempestivo le piccole problematiche che possono facilmente comparire quando siamo in vacanza o, più semplicemente, nella vita di tutti i giorni.

 

 

Officina Botanica – Il rimedio naturale

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La cistite è un disturbo della vescica di tipo infiammatorio, in genere associato ad un’infezione batterica.

Il manifestarsi è più frequente nella donna a causa di una migrazione di batteri dall’apparato genitale o intestinale lungo l’uretra e fino alla vescica.

 

 

Quali tipologie di cistite esistono e quali sono le cause?

 

Si possono considerare diverse tipologie di cistite: acuta e cronica, batterica e non.

La cistite acuta si presenta con bruciore ad urinare e continuo stimolo urinario, anche in assenza di effettiva necessità.

La cistite cronica non presenta sintomi forti e concertati, ma una situazione di disagio costante riguardante l’apparato urinario.

 

La causa di cistiti batteriche può essere correlata a una diminuzione delle difese immunitarie e cattive abitudini igienico-sanitarie come ad esempio trattenere lo stimolo urinario, utilizzare indumenti stretti e in fibre non naturali o una scorretta igiene.

Le cistiti non batteriche possono essere causate da funghi o parassiti ma anche radioterapia.

 

Anche la disidratazione influisce sullo sviluppo di cistiti in quanto lo svuotamento raro della vescica può favorire l’accumulo di batteri. Svuotare frequentemente la vescica rappresenta quindi una strategia preventiva.

 

Ricordiamo inoltre che alcuni stati emotivi come stress, rabbia, tristezza esercitano una depressione delle difese immunitarie e quindi il possibile manifestarsi di molti disturbi tra i quali le cistiti.

 

 

Quali sono i rimedi fitoterapici che ci possono aiutare?

 

I rimedi fitoterapici per la cistite sono molto apprezzati e utilizzati. Officina Botanica consiglia l’utilizzo di tinture madri di uva ursina, erica e salice.

L’uva ursina è un potente disinfettante urinario grazie alla presenza all’interno del suo fitocomplesso di arbutina e metilarbutina, che nel nostro organismo vengono convertite in forma attiva e hanno un’azione antimicrobica, l’erica possiede proprietà diuretiche, antisettiche, astringenti e lenitive, il salice è un antiinfiammatorio naturale grazie alla presenza dell’acido salicilico.

Il composto Erica Salix è un integratore a base di estratti di erica e uva ursina utile per favorire la funzionalità delle vie urinarie.

Altre piante drenanti che si rivelano utilissime sono il frassino, la pilosella e la verga d’oro.

Nel caso di cistiti gravi si può intervenire con l’assunzione di D-mannosio, uno zucchero estratto da alcune piante e funghi in grado di bloccare la proliferazione dei batteri nel tratto urinario semplicemente impedendo loro di ancorarsi alla parete vescicale.

Oltre alle piante, anche i funghi medicinali rappresentano un utile rimedio naturale. In particolare, il Polyporus ha un’azione diuretica e viene impiegato nella prevenzione di cistiti batteriche oltre che nella loro risoluzione.

 

 

 

Composto Erica Salix

 

I funghi medicinali  

 

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I funghi non sono piante

Sicuramente in molti da piccoli avranno provato l’esperienza dell’andare “a funghi” e probabilmente è ancora vivo il ricordo dell’entusiasmo con cui si camminava tra i boschi nella speranza di trovare queste rarità. Ancor più rari da trovare però

sono i funghi medicinali, categoria di funghi dalle proprietà straordinarie. 

I funghi sono un regno di organismi comprendente più di settecentomila specie conosciute: sono gli esseri viventi più comuni sulla terra. 

La maggioranza dei funghi, per vivere, decompongono la materia su cui crescono. 

Grazie a questa caratteristica, sono in grado di decomporre la vegetazione e arricchire il terreno di nutrienti per le piante e altri organismi: producono quindi terreno fertile.

E’ stato scoperto che i funghi sono degli organismi dotati di intelligenza. Per vivere, risolvono problemi e rispondono all’ambiente in cui sono, comunicando con il proprio habitat.

Quel che vediamo è solo la punta dell’iceberg

Il fungo è composto da un corpo fruttifero che possiamo vedere e un micelio che si trova nascosto sotto il terreno. 

Questa struttura sotterranea forma una rete di comunicazione utilizzata dai funghi e dalle piante che si scambiano sostanze nutritive e inviano segnali. 

La densità di interconnessioni che si creano nel sottosuolo permette alla piante di comunicare tra di loro anche a notevoli distanze. 

 

Micoterapia Reishi Cordyceps Hericium

Micoterapia Reishi Cordyceps Hericium

Non è solo una “moda” 

Ultimamente la ricerca scientifica si sta focalizzando sull’utilizzo dei funghi per trattare svariati disturbi e migliorare il benessere fisico e psicologico. 

A tal proposito, il documentario “Funghi fantastici”  https://www.netflix.com/it/title/81183477 racconta in modo affascinante l’utilizzo dei funghi nel corso della storia e le nuove scoperte in ambito micoterapico. 

L’utilizzo dei funghi medicinali risale a tempi antichissimi

I funghi sono stati utilizzati fin dagli albori nella medicina popolare per le loro proprietà di riequilibrio dell’organismo. 

Ad apprezzare queste caratteristiche furono soprattutto le culture orientali e indigene, le quali li consideravano una sorta di divinità. Anche nella borsa di Otzi furono ritrovati dei funghi medicinali il cui utilizzo è tutt’ora un mistero. 

Sono molto attivi sul nostro organismo: 

Hanno un sistema di difesa

Dal punto di vista biologico sono considerati degli immunoregolatori: vivono in un ambiente perlopiù ostile, ricco di microbi e agenti potenzialmente dannosi. 

Per sopravvivere mettono in atto delle strategie difensive come la produzione di sostanze che permettono loro di competere e di modulare il loro sviluppo. Ecco quindi che questa azione viene esercitata anche nel nostro organismo quando li assumiamo. 

Sono estremamente diversi tra loro

Ogni fungo possiede specifiche caratteristiche che lo rende più adatto a modulare e quindi riequilibrare alcune funzioni. 

In generale, grazie alla comune presenza di polisaccaridi come alfa e beta glucani questi organismi sono anche ottimi prebiotici, cioè nutrimento per i batteri buoni del nostro intestino. 

Grazie alla loro capacità di immuno modulazione aiutano l’organismo a svolgere le sue funzioni in modo ottimale, creando un equilibrio tra ipo e iper reattività. 

Officina Botanica propone la linea Myco, formata da prodotti contenenti polvere di fungo essiccato in modo tale da preservare l’equilibrio di amminoacidi, enzimi, minerali così come polisaccaridi e terpeni presenti nel fungo fresco. Micoterapia

Tra questi prodotti, il Cordyceps si rivela molto utile nel caso di stanchezza primaverile in quanto aumenta la resistenza dell’organismo e rinforza il sistema immunitario. L’Hericium si considera utile per alleviare le difficoltà digestive e gli stati infiammatori dello stomaco, esercitando inoltre una funzione protettiva delle mucose, prevenendone la ricomparsa. 

Il Reishi esercita un ruolo importantissimo a livello del sistema immunitario, riducendo la stanchezza psico-fisica, modulando le difese dell’organismo sostenendole quando sono deboli e contenendole quando troppo reattive. 

Micoterapia Reishi Cordyceps Hericium

Micoterapia Reishi Cordyceps Hericium

 

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N.B: Potrebbe sembrare banale specificarlo ma i soggetti allergici ai funghi non possono usufruire di questi rimedi!

 

 

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La famiglia Dalla Via ha praticato per oltre un secolo la distillazione delle erbe officinali nel proprio laboratorio artigianale, il quale si è ingrandito nel tempo sino a diventare una piccola azienda preziosa per il territorio. Dal 2006, l’intero opificio è stato rilevato da Officina Botanica.

La storia che raccontiamo oggi prende avvio da lontano: siamo in piena Belle époque, sul finire dell’Ottocento, fase che deve il proprio nome ai tanti avanzamenti tecnico-scientifici ed ai conseguenti miglioramenti nella vita di un’ampia fascia della popolazione; ma anche, anzi soprattutto, ad una temporanea assenza di guerre in Europa che rese lo spirito del tempo più lieve, sereno, rispetto certo ai decenni precedenti e senza alcun dubbio rispetto ad un futuro – allora lontano – denso di tragedia: la fine della Belle époque coinciderà con lo scatenarsi del primo, terribile conflitto mondiale. Ma tutto ciò, in quell’anno da cui prendiamo le mosse, era ben lungi da venire. La fiducia in un progresso privo di ombre regnava, i primi apparecchi telefonici e le prime automobili venivano messi a punto, il cinematografo e la radio sarebbero venuti subito dopo.

Ciò che stiamo per rievocare ha inizio appunto nel 1892, quando il signor Angelo Dalla Via e la moglie Rosa De Vicari ottennero la licenza per la distillazione della grappa ed iniziarono tale esercizio presso la propria abitazione di famiglia, nelle vicinanze della chiesa di Santa Maria in San Benedetto e San Gaetano, nel centro di Malo (Vicenza). L’impianto di distillazione vantava una modesta capienza – 30 litri -, ma venne impiegato quasi da subito anche per il trattamento delle erbe officinali: numerose erano infatti le richieste da parte delle famiglie della zona, paesi circostanti inclusi. Nel cortile della signora Rosa – che nel frattempo era rimasta precocemente vedova – giungevano lungo tutto il periodo estivo i carri dei contadini, con le erbe da deporre sull’aia per metterle ad essiccare. I carri trasportavano una grande varietà di specie, giacché ognuno ne era esperto conoscitore e sapeva per tradizione dove, come e quando raccogliere: ad esempio nei campi e lungo i sentieri su cui transitavano le greggi, dato che le pecore amano brucare i prati ma disdegnano le piante officinali, lasciandole quindi – tra erbe basse e diradate – in bella vista.

«I contadini venivano a casa nostra, depositavano le erbe in corte e attendevano l’essiccazione, per poi finalmente far eseguire la ‘cotta’, loro modo di definire la distillazione» spiega Angelo Dalla Via, nipote dei due fondatori, «e non era infrequente che qualcuno si fermasse a dormire sopra ai propri sacchi vuoti, da noi in distilleria, anche per un’intera settimana. Noi comunque, oltre a questa attività di trasformazione per conto d’altri, naturalmente producevamo anche in proprio». Già, perché nonna Rosa non difettava certo di iniziativa ed aveva messo al lavoro tutta la famiglia nella raccolta, per poi affidare agli alambicchi le proprie ricette: come l’acqua floreale di Melissa – panacea per molti disturbi -, mescolata ad una quindicina di erbe diverse. Assai richiesti erano anche altri preparati, ad esempio l’unguento di purissimo alburno di Sambuco, bollito in olio di oliva, provvidenziale contro le scottature; e l’unguento di arnica, lenitivo dei dolori.

«Nei decenni abbiamo ampliato la produzione» continua Dalla Via, «estendendo via via il numero di ricette: depurativi per il sangue, per il fegato, prodotti per le vie urinarie. All’inizio degli anni Trenta, uno zio aprì a Malo il proprio negozio di erboristeria, che venne in seguito rilevato da mio padre Tarcisio. La svolta si ebbe poi a metà degli anni Settanta, quando il distillatore da 30 litri della nonna andò finalmente in pensione per far posto ad uno con capacità di mille litri, cosa che ci consentì di avviare sei distinte linee di produzione». L’antica erboristeria Dalla Via giunse in quel periodo a rifornire regolarmente con i propri prodotti oltre duecento negozi, in tutta Italia.

Nel 2006, il signor Angelo – prossimo alla pensione – cedette il proprio opificio ad Officina Botanica, che lo estese ulteriormente dotandolo di più moderni macchinari. Un passaggio del testimone che ci conduce ai nostri giorni, ma ci riporta anche ai tempi di nonna Rosa, della quale vengono a tutt’oggi messe in pratica le ricette. Una storia quindi che si perpetua, con radici antiche ma ricca di linfa ancora viva.

 

 

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