Carrello

La raccolta di erbe spontanee è un gesto estremamente antico, umano e radicato nei territori in cui viviamo.

Con il termine foraging si intende la raccolta di frutti, erbe selvatiche, cibo spontaneo ed è una pratica affascinante e utile. Fare foraging significa anche imparare a osservare ciò che è intorno a noi.

Fino a poche decine di anni fa era una pratica comune a molti ed era anche sostenuta da una vera e propria scienza, l’alimurgia, che studiava la possibilità di cibarsi di alimenti selvatici in periodi di carestia o povertà.

Alla fine dell’Ottocento, d’altronde, la dieta del ceto medio-basso era composta per gran parte da cibo selvatico, poiché ciò che veniva coltivato (non esisteva ancora l’agricoltura intensiva) era destinato ai ceti più ricchi.

La raccolta di specie spontanee ha un impatto ambientale quasi nullo sul nostro pianeta ed è un comportamento totalmente sostenibile, che fonda le sue radici nelle antiche tradizioni popolari e nelle caratteristiche dei luoghi in cui viviamo.

Foraging Urbano

 

Nonostante le differenze geografiche e storico-culturali tra le diverse città, la flora urbana presenta caratteristiche comuni. È composta perlopiù da piante di piccole dimensioni che sopportano l’aridità, gli sbalzi termici e l’insolazione diretta. Crescono nelle crepe dei muri, sulle vecchie mura di cinta, sui monumenti.

Prima di avventurarsi però in esplorazioni gastronomiche che potrebbero essere dannose sia per l’ambiente sia per noi stessi, è importante avere una buona preparazione botanica (per saper riconoscere sul campo le specie edibili) oltre a una buona consapevolezza ambientale, centrata sul rispetto.

Sei interessato a questo ambito e vorresti approfondire? Officina Botanica ha in programma un corso di riconoscimento di piante alimurgiche commestibili per il mese di Ottobre. Seguici sui social per non perdere questa fantastica occasione!

 

 

Il sito di Officina Botanica 

Alcuni libri che potrebbero interessarti:

Imparare l’arte del Foraging

Cucinare il giardino