Carrello
Idrolati

Idrolati, un’utilissima riscoperta.

La sapienza officinale conserva all’interno della propria tradizione una serie di tesori. Ricette, consigli, rimedi che talvolta vengono dimenticati e che è bene rivalutare. Come nel caso delle acque floreali, di cui qui ci occupiamo.

 

Storia idrolati Officina Botanica

Famosi ed ampiamente utilizzati per scopo salutistico già da metà del XVIII° secolo, gli idrolati sono poi stati parzialmente dimenticati e utilizzati quasi esclusivamente per impiego cosmetico o culinario. Officina Botanica – forte di un sapere tramandato da generazioni – porta avanti un’arte, quella della distillazione, che fa parte dell’antica tradizione erboristica italiana.

 

Cosa sono

Gli idrolati sono delle acque contenenti i principi attivi volatili (oli essenziali), estratti per processo di distillazione in corrente di vapore, da piante aromatiche o da erbe medicinali.
Durante il processo di distillazione le piante fresche e appena raccolte vengono messe a contatto con il vapore acqueo che provoca il rigonfiamento dei tessuti vegetali, con la fuoriuscita delle essenze e dei principi attivi contenuti nella pianta. Successivamente la miscela di vapore acqueo e vapori di essenza viene inviata in un refrigerante ove si condensa e torna quindi allo stato liquido. L’estratto viene quindi raccolto in un separatore che ci permetterà di dividere la fase acquosa – idrolato – da quella oleosa – essenza -.

 

Raccolta e distillazione

Officina Botanica porta avanti una tradizione erboristica antica, che fonde la conoscenza delle piante con l’arte di trasformarle in prodotti che ne esaltino le virtù, nonché le sinergie esistenti tra le varie erbe.

 

La materia prima

Crediamo che sia l’acqua sia le erbe officinali debbano essere di altissima qualità, condizione necessaria per far sì che l’idrolato esprima tutte le sue proprietà. L’acqua viene prelevata da un pozzo a 100 metri di profondità; le piante vengono lavorate fresche a poche ore dalla raccolta, effettuata nelle nostre coltivazioni o nell’ambito collinare circostante, come nel caso dell’ortica e di altre specie spontanee, o ancora del Nasturzio selvatico che preleviamo in zona di risorgiva.

 

Il rispetto del tempo balsamico

La raccolta viene inoltre effettuata in particolari finestre di tempo nelle quali la pianta esprime al meglio le sue potenzialità, il cosiddetto tempo balsamico, ossia il periodo in cui la pianta contiene il massimo dei principi attivi e le qualità aromatiche sono maggiori. Questo ci permette di ricavarne tutto il potenziale.

 

Tradizione ed Esperienza

L’arte della distillazione degli idrolati ci è stata tramandata da una generazione di erboristi – la famiglia Dalla Via -, che ha in seguito trasmesso la propria esperienza ad Officina Botanica.

 

Gli idrolati di Officina Botanica

Attualmente ne produciamo 3 tipologie: l’idrolato di Nasturzio – pianta tradizionalmente utilizzata per le sue proprietà depurative dell’organismo e per favorire la fluidità delle secrezioni bronchiali -; l’idrolato di Nasturzio e Carciofo; infine l’idrolato di Melissa, conosciuto ed apprezzato distillato di 9 specie di piante (Melissa, Menta, Origano, Timo, Achillea, Santoreggia, Meliloto, Basilico e Lavanda) che i nostri nonni ben conoscevano e utilizzavano come cura per svariati disturbi. La sinergia che si instaura tra le diverse piante, fa sì che si possa considerare l’idrolato di Melissa come un rimedio di riequilibrio dell’organismo, laddove piante ad azione distensiva e rilassante, digestive e tonificanti, permettono di essere d’aiuto a chi abbia necessità di migliorare la digestione, ritrovare la serenità e calmare le tensioni sia emotive che viscerali.